Mario Stigliano

Rischio bellico
nei cantieri

Come gestire la sicurezza e la valutazione del rischio

Sei un Committente, un Responsabile dei Lavori, un Coordinatore della sicurezza e vuoi scoprire come gestire il rischio bellico per la sicurezza del tuo cantiere?

La soluzione ai tuoi problemi si chiama VOB “Verifica Ordigni Bellici”, il nuovo metodo integrato per la valutazione del rischio bellico in cantiere.

Il territorio italiano è disseminato di ordigni bellici inesplosi che minacciano la vita di chi lavora nei cantieri e della popolazione circostante. La scoperta accidentale di un ordigno può non solo provocare ritardi nei lavori, ma anche mettere a repentaglio la vita dei lavoratori. I residuati bellici sono stati progettati e costruiti per uccidere e sono ancora più pericolosi dopo tanti anni nel terreno.

Ecco perché, oggi più che mai, è essenziale un approccio scientifico nella valutazione e nella gestione del rischio bellico.

leggendo questo libro scoprirai

  • L’entità del rischio bellico in Italia;
  • Gli impatti sul cantiere in caso di rinvenimento di un ordigno bellico;
  • Cosa prevede la normativa;
  • Il metodo VOB per la valutazione del rischio bellico in cantiere;
  • Gli errori più comuni che commettono i Coordinatori della Sicurezza;
  • Cosa fare quando trovi un ordigno bellico

“Gestire il rischio bellico nei cantieri è una sfida complessa da affrontare con attenzione e facendo valutazioni dettagliate. Fronteggiare questa minaccia richiede un impegno costante verso la sicurezza, combinando la consapevolezza della storia passata con l'adozione di approcci scientifici e tecnologici. Solo così possiamo garantire un cantiere sicuro, preservando la vita di coloro che costruiscono il futuro sulla terra segnata dai conflitti del passato”

L'autore

Dopo la laurea in Ingegneria Edile presso l’Università degli Studi della Basilicata, Mario Stigliano si è sempre occupato di sicurezza nei cantieri industriali e del settore energetico come Coordinatore della Sicurezza e HSE per diverse multinazionali. Il metodo Sicurezza Operativa, ideato e testato sul campo e frutto dei suoi anni di esperienza, nasce con l’obiettivo di innalzare i livelli di sicurezza in tutti i cantieri. È ideatore del metodo ingegneristico “VOB Verifica Ordigni Bellici”, grazie al quale è possibile fare una valutazione del rischio bellico estremamente precisa e dettagliata, garantendo la sicurezza dei lavoratori nelle fasi di scavo e riducendo tempi e costi rispetto alla totale bonifica bellica del sito. Dal 2016 collabora attivamente con l’EU-OSHA (Agenzia Europea per la Salute e Sicurezza sul Lavoro) nell’ambito del progetto Healthy Workplaces. È autore del libro Sicurezza Operativa [Inserire collegamento a www.sicurezzaoperativa.it] e collabora con diverse riviste del settore scrivendo articoli tecnici sulla sicurezza nei cantieri e sul rischio bellico.
Scoprire che il territorio italiano è disseminato di ordigni bellici inesplosi che minacciano la vita di chi lavora nei cantieri e della popolazione circostante, ha trasformato la mia passione in un impegno professionale.

Lo sapevi?

  • Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’Italia fu bersaglio di una quantità impressionante di bombe d’aereo. Dati ufficiali delle forze alleate anglo-americane stimano ben 380.000 tonnellate di bombe che piovvero sul territorio italiano.
  • Lo studio dell’USAF evidenziò che circa il 10% di questi ordigni non esplose, creando un’eredità di pericoli inesplosi che ancora oggi minacciano la sicurezza delle attività di scavo. A queste vanno aggiunte tutte le altre tipologie di ordigni impiegati nei combattimenti terrestri e nei campi minati.
  • La presenza di ordigni bellici inesplosi rappresenta una minaccia costante nei cantieri italiani. Per questo la Legge 177/2012 ha introdotto l’obbligo di valutare il rischio di rinvenimento di tali ordigni durante le attività di scavo. La scoperta accidentale di un ordigno può non solo provocare ritardi nei lavori, ma anche mettere a repentaglio la vita del personale. La pericolosità di questi residuati bellici, costruiti per uccidere, persiste nel tempo, rendendo essenziale un approccio scientifico nella loro valutazione e gestione.
  • Ogni giorno in Italia vengono rinvenuti molti ordigni bellici, minacciando la sicurezza dei lavoratori e della popolazione.

Il rischio bellico è una realtà palpabile in tutta Italia. La mancata valutazione del rischio bellico o una sua valutazione superficiale possono avere conseguenze disastrose. Il Coordinatore della Sicurezza deve adottare un approccio rigoroso, riconoscendo che ogni cantiere potrebbe nascondere ordigni letali.

“Se oggi in Italia non dobbiamo vivere come a Verdun, in Francia, dove molti dei 60 milioni di colpi sparati durante la Prima guerra mondiale giacciono ancora inesplosi nei boschi e, passando con il trattore, i contadini della zona dissotterrano continuamente residuati bellici, bombe chimiche, granate e proiettili di vario tipo e grandezza, è anche grazie a persone come Mario Stigliano.
L’autore di questo libro è a oggi uno dei massimi esperti italiani per quanto riguarda la valutazione del rischio bellico. Con questo libro, Mario ha deciso di portare avanti la sua missione: fare divulgazione, informare, condividere.
Un nobile scopo che condivido appieno. Vi invito a fare lo stesso. Buona lettura Ragasss!”
Paolo Campanardi
Paolo “Gibba” Campanardi
Guida storica, conduce Metal Detecnive su Discover+ e DMAX, Presidente Gruppo Ricerca e MU.RE. Museo Recuperanti 1915-1918, autore del libro “Noi siamo i veci. 15 storie per raccontare i 150 anni degli Alpini”

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