La cosa più importante da sapere sugli ordigni bellici
15.000 tonnellate di bombe d’aereo della Seconda Guerra Mondiale sono disseminate in Italia
Mine e ordigni bellici, ricorda recentemente l’ONU, continuano ogni anno ad uccidere e a ferire migliaia di persone anche dopo tanti anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Seppure in Italia l’ultimo conflitto bellico risale ormai a 70 anni fa, il tema degli ordigni bellici è purtroppo ancora attuale – evidenzia un’inchiesta di Repubblica – visto l’elevatissimo numero di ritrovamenti e gli incidenti che accadono ancora oggi su tutto il territorio nazionale. In Italia vengono rivenuti ogni anno miglia di ordigni bellici, principalmente della Seconda Guerra Mondiale.
L’intera Italia è stata interessata per 10 anni da due Grandi Guerre, dal 1914 al 1918 e dal 1940 al 1945.
Abbiamo ricevuto un’eredità incalcolabile di residuati bellici esplosivi.
Gli esperti militari ritengono che una parte consistente di questi ordigni non subì una completa detonazione e addirittura il 10% non esplose del tutto.
Inoltre, il 20% delle bombe d’aereo erano lanciate con spolette a tempo ritardato e oggi nel caso di rinvenimento sono estremamente pericolose perché ancora attive.
Nessuna zona dell’Italia può ritenersi al riparo dalla minaccia di questi pericolosissimi strumenti di morte.
Il pericolo dei residuati bellici riguarda tutti i cantieri con attività di scavo e non va sottovalutato, perché a distanza di tanti anni non perdono la loro capacità esplosiva.
Riconoscerli non è sempre facile, spesso hanno perso il colore originario e appaiono corrosi tanto da confondersi con la terra in cui sono nascosti.
Si tratta di oggetti altamente pericolosi e non vanno maneggiati se non da personale tecnico altamente specializzato.
L’unica soluzione è la valutazione preventiva del rischio bellico, non possiamo compromettere la vita di tanti lavoratori.
Il danno nel caso di innesco accidentale è altissimo!
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Attenti agli Ordigni Bellici!
Ing. Mario